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L'Elia di Mendelssohn alla Bela Bartók National Concert Hall di Budapest

Lo spettacolo

Testimonianza della musica classica al suo meglio nell'attesissima esecuzione dell'Elia di Felix Mendelssohn alla Bela Bartók National Concert Hall di Budapest.

A Lipsia nel 1829, il ventenne Mendelssohn ha risvegliato la Passione di San Matteo di Bach dal suo sonno centenario con una performance storica, iniziando sia il rinascimento di Bach che il movimento della musica antica. È quindi opportuno ascoltare i suoi grandi oratori in un'interpretazione storica.
György Vashegyi ha detto spesso di ammirare la musica di Mendelssohn, ed è stato evidente da tempo attraverso la sua leadership di due ensemble, l'Orfeo Orchestra e il Purcell Choir, che ha fatto molto per divulgare le opere del compositore in Ungheria. Quest'ultimo ensemble non è generalmente richiesto per sinfonie, ouverture e pezzi da concerto, ma per composizioni vocali, inclusa la musica sacra come mottetti e oratori.
Il direttore pone grande enfasi sui due monumentali oratori di Mendelssohn, Paulus ed Elias, ognuno dei quali segue principi storici. Ritorna più e più volte su questi capolavori, interpretando le opere confessionali di Mendelssohn come concezioni sempre più mature. Tra le due grandi opere, Elias è quest'ultima e più popolare: l'opera, che fu a lungo in fase di realizzazione, fu presentata in anteprima nel 1846 al Festival di Birmingham. L'evento ha contribuito alla creazione dell'opera finanziandone il completamento.
L'opera, che presenta la parabola della figura del profeta dell'Antico Testamento e della sua lotta e del suo destino conflittuale, è un ottimo esempio dell'effetto ispiratore del grande oratorio barocco. La sua musica, invece, rappresenta degnamente la prima grande ondata del periodo romantico, e l'opera comprende molte novità, come il recitativo baritono che precede l'ouverture. Una degna esecuzione della composizione è garantita da György Vashegyi e dai suoi ensemble in compagnia di importanti cantanti ungheresi e internazionali.

Cast/Produzione

Direttore d'orchestra:
György Vashegyi
In primo piano — Polina Pasztircsákákák:
soprano — Polina Pasztircsák
mezzosoprano — Dorottya Láng
tenore — Sebastian Kohlhepp
baritono — Jochen Kupfer
Orchestra Orfeo, Coro Purcell

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