Turandot: Teatro Nazionale di Brno
Lo spettacolo
Ascoltate l’opera di fama mondiale che include il “Nessun dorma”.
La bellissima principessa Turandot ha giurato che sposerà soltanto il principe in grado di risolvere i suoi tre enigmi. Chiunque si sottoponga alla prova e fallisca verrà decapitato. Il principe Calaf, affascinato dalla bellezza di Turandot, accetta la sfida determinato a vincere il suo cuore o morire nel tentativo. Calaf riesce a risolvere gli enigmi, ma Turandot rifiuta di divenire sua moglie. Comunque, Calaf offre a Turandot una via d’uscita: se lei sarà in grado di scoprire il suo nome prima dell’alba, lui accetterà la morte..
Nel 1920 Giacomo Puccini iniziò a cercare un nuovo tema per l’opera. I librettisti, Giuseppe Adami e Renato Simoni, suggerirono Turandot, un pezzo teatrale del poeta e drammaturgo italiano Carlo Gozzi, scritto nel 1762. Tuttavia, la storia della principessa assetata di sangue risale al XII secolo, quando il suo personaggio apparve in una raccolta di racconti persiani chiamata “Il libro dei mille e uno giorni” del poeta persiano Nizemi. L’orientalista francese, François Pétis de la Croix, tradusse la raccolta in francese e la pubblicò, introducendo così questa leggenda in Europa.
Puccini trascorse gli ultimi quattro anni della sua vita a comporre la Turandot. Ci furono numerosi ritardi nel completamento del libretto e fu rielaborato varie volte prima che il compositore fosse soddisfatto. A causa dei ritardi e dei problemi di salute di Puccini, la progressione del lavoro fu abbastanza lenta. Nel novembre 1924 Puccini perse la sua battaglia contro un cancro alla gola e lasciò l’opera incompiuta. Aveva completato l’opera arrivando al duetto finale, ma aveva lasciato istruzioni e abbozzi dettagliati sul finale. A Franco Alfano fu assegnato il compito di completare l’opera e Turandot vide la prima il 25 aprile 1926 al Teatro La Scala di Milano, anche se fu portata in scena soltanto la musica di Puccini senza il finale di Alfano. Durante la prima il direttore d’orchestra Arturo Toscanini depose la bacchetta durante l’Atto III e dichiarò “a questo punto, il Maestro morì”. Nelle serate successive l’opera fu eseguita includendo il finale di Alfano. Nel 2001 il compositore italiano, Luciano Berio, ha creato un nuovo finale traendo spunto dai disegni di Puccini e ne ha ampliato il linguaggio musicale. Questo finale, approvato dagli eredi di Puccini, ha visto la prima alle isole Canarie nel 2002, per poi approdare a Los Angeles, Amsterdam e Salisburgo.
Dopo più di 15 anni, la Turandot di Puccini ritorna sul palco del Teatro Janáček. La nuova rappresentazione è frutto del lavoro di un celebre duo artistico: il regista Jiří Nekvasil e il progettista Daniel Dvořák, che insieme alla costumista Simona Rybáková hanno preparato una versione rimarchevole che intende mostrare il meglio del teatro contemporaneo. Puccini creò una partitura intrisa di suggestioni e ricca di arie memorabili, dalla “In questa reggia” di Turandot al “Nessun dorma” di Calaf, per trasportare il pubblico in un mondo bellissimo eppure selvaggio.
Turandot: Anda‐Louise Bogza, Louise Hudson
L’imperatore Altoum: Ivan Choupenitch, Tomáš Krejčiřík
Timur: Ladislav Mlejnek, Jevhen Šokalo
Calaf: Michal Lehotský, Rafael Álvarez
Liù: Pavla Vykopalová, Daniela Straková-Šedrlová
Ping: Jiří Brückler
Pang: Zoltán Korda, Ondřej Koplík
Pong: Petr Levíček
Un mandarino: David Nykl, Jan Šťáva
Direttore: Jakub Klecker