Paolo Carignani dirige al Teatro Verdi di Firenze
Lo spettacolo
Paolo Carignani è uno di quei direttori d’orchestra italiani che hanno fatto fortuna all’estero e di cui in patria ci si ricorda di rado.
Non che qui il maestro milanese non abbia mai lavorato, anzi; solo che nei nostri cartelloni appare assai meno di quanto reclamerebbe la densità del suo curriculum internazionale. Ingaggiato dai teatri di Vienna, Monaco, Berlino, Parigi, Londra, Barcellona, Zurigo, New York, Tokyo, dal 1999 al 2008 è stato Generalmusikdirektor (come a dire direttore principale e responsabile della programmazione) all’Opera di Francoforte. Perché, malgrado la cospicua esperienza sinfonica, il suo repertorio di elezione è comunque quello lirico, specialmente italiano. Insieme all’ORT, Carignani esegue un Beethoven teatrale, l’ouverture al balletto Le creature di Promoteo che alla rappresentazione viennese del 1801 ebbero la coreografia di Salvatore Viganò, più la Sinfonia Tragica di uno Schubert diciannovenne. E poi non rinuncia ad accompagnare il canto: quello di Laura Polverelli interprete dei Folksongs di Berio, riscrittura di melodie popolari di vari paesi concepita nel 1964 per la voce particolarissima di Cathy Berberian.