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Oratorio di Haydn: Festival di Salisburgo

Lo spettacolo

L’Oratorio di Haydn “Il ritorno di Tobia” sarà eseguito da artisti eccellenti come Patricia Petibon e l’orchestra La Scintilla, con Nikolaus Harnoncourt alla bacchetta a Salisburgo.

Ciclo degli oratori di Haydn

Quando Nikolaus Harnoncourt prepara uno spettacolo, l’obiettivo è sempre quello di un viaggio di scoperta. Nel caso del Ciclo degli oratori di Haydn al Festival di Salisburgo, comunque, intraprende davvero una spedizione in territori inesplorati perché le due tarde opere in tedesco -- Die Schöpfung (La creazione) (1798) and Die Jahreszeiten (Le stagioni) (1801) sono affiancate da un precedente oratorio in italiano, che non riuscì mai a essere incluso nel repertorio: Il ritorno di Tobia, composto nel 1774/75, come adattamento di un libretto di Gian Gastone Boccherini. È un’opera monumentale difficile da realizzare, che fa sudare freddo i cantanti, presenta all’orchestra difficoltà pressoché insuperabili, e per di più presuppone un pubblico esperto della Bibbia.

Secondo Harnoncourt, questo ciclo offre un’immagine molto complessa delle possibilità espressive di Haydn. “Il suo ingegno originale è rintracciabile in tutte le opere,” dice; “in modo più evidente in Die Schöpfung, che infatti è così famosa. Die Jahreszeiten, d’altro canto, è sottovalutata. Per me, è un’opera ultima, una panoramica di tutto ciò che Haydn voleva esprimere in musica.”

Come supplemento a queste due straordinarie opere, comunque, Tobia merita un’attenzione particolare: “Haydn inventò un’orchestra solo per quest’opera, un’orchestra che non esisteva ancora in questa forma, con un’aggiunta di fiati che ci si aspetta in Schumann, ma che Haydn utilizza in modo completamente diverso; questo va ben oltre i suoi oratori successivi. Inoltre, affronta un argomento estremamente moderno. Per comprenderlo, comunque, bisogna conoscere bene il racconto.”

Quindi, è consigliabile prepararsi leggendo la Bibbia, in particolare il Libro di Tobia nel Vecchio Testamento. Una volta che si conoscono le vicende, a cui si allude soltanto nell’oratorio, il pubblico si stupirà del modo in cui Tobia riesce a curare la cecità del padre, e incidentalmente trova la felicità. L’artificio potente dell’oratorio, comunque, resta sorprendente. Il fatto che il padre, una volta guarito, non tolleri la luce e vi si debba riabituare lentamente, fa apparire in un contesto diverso il grandioso momento “Und es ward Licht!” (“E così fu la luce!”) di Die Schöpfung. (Testo di Monika Mertl)

Nikolaus Harnoncourt, Direttore
Patricia Petibon, Sara
Sen Guo, Raffaelle
Ann Hallenberg, Anna
Mauro Peter, Tobia
Ruben Drole, Tobit
Coro Arnold Schoenberg
Erwin Ortner, Maestro del coro
Orchestra La Scintilla

Una serata per Sarajevo:
Il Festival di Salisburgo ringrazia tutti gli attori, che hanno permesso che il ricavato netto di questo concerto fosse devoluto al progetto di integrazione multiculturale di Sarajevo.

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